Un viaggio on the road che porterà due persone a diventare grandi amici

SCHEDA DEL FILM

  • TITOLO ORIGINALE: Green Book
  • REGIA: Peter Farrelly
  • INTERPRETI: Viggo Mortensen, Mahershala Ali, Linda Cardellini, Mike Hatton, Don Stark, Sebastian Maniscalco, P. J. Byrne, Brian Stepanek, Iqbal Theba, Dimiter D. Marinov
  • SCENEGGIATURA: Brian Hayes Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga
  • FOTOGRAFIA: Sean Porter
  • MONTAGGIO:Patrick J. Don Vito
  • MUSICHE:Kris Bowers
  • ANNO: 2018

Siamo nel 1962 a New York. Tony Vallelonga, italo-americano, detto Tony Lip, si trova senza lavoro perché il locale per il quale lavora come buttafuori è momentaneamente chiuso per lavori. 

Accetta, quindi, di fare l’autista accompagnatore e tuttofare (in un tour negli Stati del sud) a Don Shirley, un famoso e talentuoso pianista afroamericano. 

L’inizio del viaggio non è affatto semplice. Si scontrano due caratteri e personalità opposte. Da un lato il volgare, rozzo e violento Tony e dall’altro il colto, raffinato e ricco Don. 

È durante il viaggio che i due, pian piano, cominceranno a conoscersi ed apprezzarsi. Un viaggio che è la metafora del lungo percorso che c’è da fare per una reale integrazione e comprensione.  

È, a ben vedere, l’incontro di due mondi. L’uno, bianco, che ha sempre vissuto nel Bronx e da lì non è mai uscito e l’altro che conosce il mondo, varie lingue, ma è nero. Apprezzato, acclamato, vorrebbe cambiare il mondo a suon di musica, ma è una persona sola. Solitaria. Non ha rapporti con la sua famiglia, a differenza di Tony, che ha una famiglia numerosa, chiassosa e che adora. 

Don è persona silenziosa e tormentata. È ricco e vive come un bianco, ma non è accettato dalla comunità bianca. Ma il suo stile di vita lo porta ad essere poco accettato anche da quella nera, tanto che lo porterà ad esclamare «Non sono abbastanza nero e non sono abbastanza bianco. Cosa sono?».  

Entrambi fuori dai rispettivi mondi, si affidano l’un l’altro per affrontare i problemi e avversità. 

Durante il viaggio Tony risolverà a modo suo, non senza la disapprovazione di Don, alcune spiacevoli situazioni.  

Così è abituato a fare. Pugni, corrompere e minacciare sono i metodi che utilizza. 

Vive circondato da personaggi della mafia e l’unico modello di vita è quello. È apprezzato per questo. Assiste ai trionfali concerti del pianista, ma pure agli assurdi pregiudizi contro le persone di colore. Scopre che negli Stati del sud in quegli anni l’essere nero equivaleva a non aver diritti, essere vittima di feroce segregazione e subire ingiustizie in serie.  

Assiste alla grande ipocrisia di gente che applaude e acclama il pianista e ne riconosce il talento, ma allo stesso tempo disprezza l’uomo perché nero. 

Il viaggio li porterà a conoscersi e comprendersi. Due mondi che cominciano a “contaminarsi” e ad interagire capendosi l’un l’altro. A diventare amici. 

Un road movie tratto da una storia vera. Uno degli sceneggiatori è il figlio di Tony Vallelonga protagonista della storia. L’unica “licenza” è la durata del tour: nel film due mesi, nella realtà il viaggio durò quasi due anni. I veri protagonisti morirono a pochi mesi di distanza, nel 2013. Alcuni parenti di Don Shirley all’uscita del film protestarono per non essere stati né coinvolti né consultati, ma la storia è raccontata dal punto di vista dell’autista. 

Ottime le interpretazioni di un irriconoscibile Viggo Mortensen, nei panni di Tony, e di Mahershala Ali, che interpreta il musicista Don Shirley, un ruolo che gli è valso il premio Oscar ed un Golden Globe come miglior attore non protagonista. Il film vinse anche l’Oscar alla sceneggiatura e come miglior film.  

Il Green Book del titolo è la guida stradale che segnalava i locali dove erano accettate le persone di colore.