“La passeggiata” di Marc Chagall è un quadro a olio fatto nel 1917-1918.

Un uomo tiene per mano una donna che vola. Sono l’autore e la moglie.

Lui, vestito in nero, guarda l’osservatore con un’espressione sorridente felice. Sotto di loro che fanno colazione sull’erba spicca, grazie al colore complementare, una tovaglia rossa con fiori un bicchiere e una bottiglia. Sullo sfondo la cittadina bielorussa Vitebsk, il paese natale e dove vivono. In rosa una Sinagoga, che l’autore dipinge differente dal resto per dare una maggiore importanza all’aspetto spirituale dell’edificio religioso.

Il volo di Bella nel suo morbido abito viola è l’espressione della loro felicità, sposati da poco e diventati genitori. Lui non la trattiene sembra sollevarsi grazie a lei.

Nell’altra mano ha un uccellino simbolo del loro amore per la natura, come il cavallo dipinto sopra una collina, a sinistra, dove si vede anche un alberello azzurro. Le loro braccia unite formano una linea diagonale che arriva sulla tovaglia, questo gesto è un simbolo di forza e di legame di lei a lui e alla terra. I colori sono saturi, il verde domina e diventa brillante nel prato.

Il cielo, con il chiaroscuro cubista, lo vedo come uno spazio che rende più sospeso il loro volo. I toni differenti del verde della cittadina, oltre a creare la tridimensionalità degli edifici, mi sembra che diano movimento.

Il primo piano è loro, sul prato che finisce con il profilo curvilineo. Non c’è prospettiva.

Le distanze si ricreano con il confronto fra personaggi ed edifici. Quest’opera, emoziona perché riesce a descrive la gioia del loro sentimento.

Il quadro è esposto al museo di stato russo di San Pietroburgo.