SCHEDA DEL LIBRO

  • TITOLO: L’arte di fare lo zaino
  • CASA EDITRICE: Ediciclo Editore
  • ANNO: 2018
  • AUTORE: Andrea Mattei
  • CURIOSITA': Ottobre 2021 e una bella copertina gialla.

Viaggiare, spostarsi ma anche, per quanto possibile, consumare a impatto zero, è un tema di grande attualità e il pellegrino (moderno) può essere il simbolo di un andare “senza lasciar traccia dietro di sé solo le sue orme”. Andrea Mattei in questo piccolo manuale dà voce e storia a piccoli e indispensabili oggetti che accompagnano il viandante a partire dallo zaino (mai piccolo); dentro il quale trovano spazio la matita, il coltellino multiuso svizzero, il sapone di Marsiglia, i tappi per le orecchie, la spilla da balia; tutto quello che può servire e molto altro ma non troppo. Sette, otto chili di peso di “casa” sulle spalle per uno o due mesi, perché l’arte di camminare è partire leggeri e in questo lo zaino ci insegna che il necessario è davvero poco. 

In appendice, l’incontro con sei famosi viandanti, che nelle sei brevi interviste ci svelano i loro “segreti” nell’arte di fare lo zaino, un’arte che ognuno interpreta a modo suo, come nel cammino di tutti i giorni.  

NOTE: un piccolo manuale per tutti, con sacco a pelo e non solo, per chi lo zaino lo porta in spalla, sul cestino della bici, in moto o dietro una carrozzina, da leggere in un fiato.

SCHEDA DEL LIBRO

  • TITOLO: Io cammino da sola
  • CASA EDITRICE: Ediciclo Editore
  • ANNO: 2017
  • AUTORE: Alessandra Beltrame
  • CURIOSITA': Agosto 2021 in treno.

Alessandra è una bambina che fin da piccola ama la solitudine e sogna di fare la giornalista, ma quando la brillante carriera non soddisfa più i suoi vuoti esistenziali, si lascia tutto alle spalle e sceglie di mettersi in viaggio alla ricerca di una cura al suo mal di vivere. 

Così si racconta la protagonista in questo “romanzo” autobiografico, un diario di cammini lungo la via Francigena, (dove una donna sola si sente al sicuro più che altrove), ma anche sulle antiche transumanze e i sentieri del suo Friuli, che percorre soprattutto d’inverno, quando i colori si appiattiscono e i contorni si confondono, ma, se brilla il sole, tutto è un luccicare di brina, di canali, di corsi d’acqua che intrecciano trame d’argento sotto i cieli blu e rosa del Tiepolo. 

Camminare diventa metafora della vita, è gioia e sorpresa, ma anche fatica È sprofondare nel fango, ferirsi, perdersi per imparare a ritrovarsi e superare i propri limiti. 

È cosi che il cammino diventa un atto d’amore verso se stessi, un dialogo intimo e liberatorio, un atto rivoluzionario una possibile cura alla solitudine. 

NOTE: ho scelto il libro per il titolo e poi mi sono persa per le calli di Venezia.