“Riparare la vela” è un quadro di oltre due metri per tre dipinto a olio nel 1896 dall'artista valenciano Joaquin Sorolla, ricordato come il pittore della luce e che ha dedicato la sua intera vita alla descrizione di paesaggi luminosi e mediterranei. 

Sorolla dipinge con veloci pennellate e riesce a rappresentare le diverse atmosfere. Fu ignorato dalla critica accademica fino a che non rappresentò tematiche ispirate dalla guerra civile spagnola che gli permisero, grazie a un sussidio, di andare a Roma e Parigi, viaggiare e incontrare altri artisti.  

 A Parigi, in particolare, approfondisce il luminismo, una tecnica che crea effetti luminosi attraverso l’acceso contrasto fra luci e ombre, che diventa la sua caratteristica.

Dopo l’Europa espose anche in America. In questo quadro capolavoro, nel quale il bianco domina per gli effetti di luce, Sorolla rappresenta, com'era solito fare, un pezzo di vita quotidiana sulla costa della sua Valencia (una famiglia, uomini e donne, aggiustano una vela), nobilitando il lavoro manuale e sottolineando il rapporto tra uomo e mare. 

L’opera ha colori vivaci e tenui blu, rosso, verde.  

 La vela riflette la luce, il bianco porta il sole nella scena. La vela goffrata è morbida, il lavoro, in un cortile o in una terrazza, appare paziente e meticoloso e l’atmosfera calda. Le piante fanno filtrare la luce. È un racconto molto realistico: pare di sentire il dialogo tra le persone rappresentate a base di consigli su come cucire nel modo migliore. Si colgono il movimento, la gioia del lavoro insieme nei sorrisi, lo spirito di collaborazione e la complicità. L’artista spagnolo partecipò anche alla Biennale di Venezia del 1905 e l'opera è conservata nel Museo d’Arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia, dove è entrata a far parte della collezione grazie a un lungimirante acquisto, dopo essere stata esposta a Monaco e a Vienna.