Un laboratorio didattico organizzato dalla UILDM ci ha portati a fare un viaggio nell'antica città romana, alla scoperta dei suoi tesori culturali e della sua accessibilità

Qual è il grado di accessibilità di alcuni dei più importanti luoghi culturali di Aquileia? 

Per rispondere a questa domanda alcuni soci hanno partecipato al laboratorio didattico per persone con disabilità motoria realizzato dalla UILDM di Udine per conto della Fondazione Aquileia nell'ambito del "USEFALL - UNESCO Site Experience For All". Questo progetto mira a valorizzare il potenziale turistico dell'area transfrontaliera migliorando l'accessibilità del suo patrimonio culturale e rimuovendo gli ostacoli fisici, sensoriali e di apprendimento che impediscono il pieno godimento del patrimonio a tutti. 

Il laboratorio è iniziato con un incontro preparatorio reso possibile dalla disponibilità della professoressa Maria Visintini, che, a titolo di volontariato, ha proposto a una quindicina tra soci e volontari della sezione presenti a Casa UILDM o collegati via Skype un’interessante e coinvolgente lezione sulla storia e sul patrimonio culturale di Aquileia, arricchita da alcune immagini e video.

Venerdì 14 giugno una trentina tra persone con disabilità motorie gravi, accompagnatori e volontari hanno visitato la Basilica e il Museo archeologico nazionale, con una veloce puntata alla mostra "Bestie e Mostri ad Aquileia" organizzata dal Gruppo archeologico aquileiese. 

Inizialmente la dottoressa Silvia Blason ci ha guidati nella Basilica di Aquileia, fornendoci tra l'altro preziose chiavi di lettura per meglio apprezzare i meravigliosi mosaici. Sotto il profilo dell’accessibilità, la fruizione della Basilica per chi ha problemi motori potrebbe essere migliorata con qualche semplice intervento. 

La rampa di accesso ha una pendenza superiore al 18% e risulta disagevole e pericolosa per le persone in carrozzina. Per ridurre lo scivolamento in avanti in discesa, potrebbe essere opportuno utilizzare un materiale antiscivolo. 

All’interno della Basilica, la mobilità lungo tutto il lato destro è buona, mentre sul lato sinistro, i raccordi interni in legno utilizzati per far superare piccoli dislivelli, risultano in generale funzionali allo scopo, ma a volte scomodi. Anche la lunga rampa in legno che si trova lungo il lato sinistro della Basilica, sarebbe più funzionale se avesse una pendenza più dolce. 

La pavimentazione di piazza Capitolo è in pietra con presenza di fughe piuttosto larghe che creano disagio a chi si muove con una carrozzina. 

La pavimentazione in acciottolato di via dei Patriarchi, nella parte pedonale che costeggia piazza Capitolo, è a tratti un po’ sconnessa e risulta disagevole per chi si sposta in carrozzina o utilizzando un deambulatore. 

Per quanto riguarda l’attraversamento pedonale per raggiungere il Museo Archeologico nazionale, sul lato del Museo c’è una rampa di accesso al marciapiede, mentre sul lato opposto la rampa non c’è e il marciapiede si presenta con una gradino e non risulta quindi accessibile alle carrozzine. Nel museo le guide ci hanno condotto attraverso le sale da poco ristrutturate e riallestite, permettendoci di ripercorrere la storia di una delle più importanti città romane dell’Italia Settentrionale. 

Il corpo principale del Museo ospita su tre piani sette sezioni tematiche, nelle quali sono esposte iscrizioni, sculture, mosaici di rara bellezza e manufatti preziosi, accanto ad oggetti di uso comune pertinenti alla vita quotidiana, organizzati e valorizzati da un percorso museale dalla chiave di lettura coinvolgente. 

Anche in virtù della recente ristrutturazione, il Museo archeologico risulta accessibile senza difficoltà anche da parte delle persone in carrozzina, gli spazi interni, sono funzionali, luminosi e sufficientemente ampi. 

Proprio la recente ristrutturazione del Museo Archeologico dimostra come gli investimenti accompagnati alla volontà di rendere il patrimonio culturale accessibile ai disabili, porti in ultima analisi dei vantaggi per tutti i visitatori ed un sicuro ritorno economico.