Come accade a molti, la gita di quinta superiore è un viaggio che rimane nel cuore. Ricordo ancora a distanza di qualche anno la gioia, l'emozione e l'adrenalina dei giorni precedenti la partenza. Per la prima volta mi sarei allontanata da casa senza i miei genitori, in compagnia della mia classe, del mio fratellone e della mia assistente per ben cinque giorni. Novembre 2011. Pronti. Via. Destinazione Berlino. Via… si fa per dire.

Il viaggio per le terre tedesche è stato tutt'altro che semplice, nessuna compagnia aerea infatti aveva una linea diretta che collegasse il Friuli (ma neppure il Veneto) a Berlino, con annesso passaggio per una carrozzina elettrica, mia indispensabile compagna. Problem solving attivato, optiamo per un viaggio panoramico: Venezia - Berlino sì, ma passando per Parigi con annesso atterraggio e cambio di aereomobile (sosta purtroppo troppo breve per permettermi di dare uno sguardo alla meravigliosa città dell'amore - ahimè!).

Dunque ce l'abbiamo fatta. Atterraggio a Berlino riuscito, carrozzina intatta, pronta per esplorare la gelida capitale tedesca. Berlino ci ha accolti con tutto il suo fascino di città allo stesso tempo metropolitana ma anche ordinata, multietnica ma pur sempre profondamente tedesca. Un luogo dove si respira la storia più o meno recente dell'uomo, con i resti di quel muro che per lunghi anni ha separato non solo la città ma l'umanità intera.

 

Benedetta tra le stele del Memoriale dell'Olocausto

I resti di questa follia erano lì, presenti quasi come un monito, custoditi come monumenti, con le crepe, le scritte e i disegni a raccontare milioni di storie.

Il Memoriale dell'Olocausto, per esempio, è un luogo che rapisce per la sua semplicità capace di disorientare il visitatore.

Passando attraverso una schiera di freddi parallelepipedi, tutti all'apparenza uguali, privi di vita, è inevitabile fermarsi un attimo in silenzio, sentirsi persi in un labirinto, non vedere null'altro che blocchi attorno a sé, e pensare alle vittime di questo inaccettabile genocidio.

Berlino è dunque storia e arte, ma anche tradizione ed è immancabile la presenza delle birrerie dove trovare ristoro dal gelo con le birre che scorrono a fiumi e con i piatti tipici della cucina locale (zuppe e carni di ogni sorta), non certo dietetica ma sicuramente sostanziosa e saporita.
La contemporaneità ha portato qui poi tutte le sue caratteristiche migliori e le ha sapute fondere in un mix perfetto con la storicità di questo luogo: i grandi palazzi all'avanguardia fatti di vetri e colori dalle forme strane e leggere, si alternano a monumenti, chiese e palazzi antichi e imponenti. A Berlino però tutto è funzionale, e tutto è comodo: è una città creata su misura… per tutti!

Le barriere architettoniche sono abbattute quasi ovunque, tutto è accessibile anche per chi, come me, ha una compagna di viaggio un po' ingombrante (oltre che pesante!!).

L'efficienza dei mezzi pubblici è impressionante: treni, metropolitane, tram, autobus, tutto è accessibile immediatamente a tutti. Senza prenotazioni o paura di restare a piedi, basta semplicemente pagare e salire a bordo, così come fan tutti, con normalità. Berlino, che per anni è stata una prigione per tutta l'umanità, si è trasformata in una città nuova, che impartisce a tutti una vera e propria lezione di libertà.

Il Memoriale dell'Olocausto a Berlino