Un corso di terracotta che ha lasciato il segno

Dal 2010 ho iniziato a frequentare il “gruppo del sabato”, organizzato dalla cooperativa Thiel di Fiumicello (UD) e gestito da brave educatrici - prima da Jessica e poi da Francesca. Tra le varie attività svolte, ho partecipato ad un corso di percussioni brasiliane, alla realizzazione di un cortometraggio sulla disabilità, ad un corso di pet teraphy e ho assistito ai concerti di Enrico Ruggeri e Nek. Le attività sono rivolte a persone con vari tipo di disabilità.

In particolare descriverò il corso di scultura in terracotta, che ho frequentato per la prima volta sabato 15 ottobre 2011.

Il corso era aperto a tutti, anche ai normodotati e si è svolto nella sala multifunzionale Bison, nella parrocchia di San Valentino di Fiumicello (UD). L'insegnante era Simone Paulin, artista e musicista.

Abbiamo prodotto delle piastrelle, dei volti, dei moai (statue monolitiche che si trovano sull'Isola di Pasqua), dei vasi e varie altre cose.

Per iniziare ci vuole un blocco d'argilla, che è la componente principale di questo corso, poi bisogna dividerlo a pezzi e sbatterli energicamente sul piano di lavoro.

Si procede poi stendendo un pezzo di argilla con un mattarello, tagliando la forma della piastrella e ricalcando sopra dei disegni fatti su carta. Le piastrelle vengono quindi lavorate con l'ausilio di appositi attrezzi.

Ora vi spiego la creazione dei vasi tramite la tecnica dei colombini che sono dei pezzi di argilla a forma di salamini. Si prepara la base del vaso con un disco di argilla, quindi si modellano alcuni colombini di argilla dello spessore di un dito. Il primo salamino di argilla è sovrapposto direttamente al disco d'argilla, gli altri colombini sono attaccati uno sull'altro premendo l'argilla con l'indice verso il basso e con il pollice verso l'alto. Si regola la forma del vaso grazie ai differenti diametri dei cilindri sovrapposti realizzati attraverso i colombini. La forma del vaso può essere, in seguito, levigata e decorata esternamente ed internamente.

Le sculture dopo l’essicazione diventano color grigio chiaro e vengono grattate con carta vetrata, i cui scarti vengono messi in vasetti di vetro assieme ad acqua ricavando così la barbottina. Le sculture formate da più pezzi, vengono incollate con questa colla.

Alla fine le sculture vengono cucinate in un apposito forno e diventano del caratteristico color mattone.

Al termine del corso, sabato 22 dicembre 2012, sempre in sala Bison, si è svolta una mostra con tutte le opere dei partecipanti.

Ringrazio tutte le persone che hanno contributo alla riuscita di questo corso, tra cui il personale della cooperativa e i volontari e le volontarie del servizio civile che sono stati fondamentali per l'aiuto che ci hanno dato. Posso dire che questa è stata un'ottima esperienza!

Ora si sta svolgendo un altro corso di terracotta.

Per informazioni

  • Cooperativa Thiel di Fumicello (UD): tel. 043196562
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