Cronaca della visita alla mostra “Monet e gli Impressionisti in Normandia” al Museo Revoltella di Trieste organizzata in giugno dalla UILDM e nata da un'idea del gruppo di arteterapia

È una bellissima giornata di sole, calda, che inizia con una capatina in piazza Unità, per l’occasione piena di bambini impegnati a giocare. Ci fermiamo un attimo ad ammirare una mastodontica nave crociera ancorata lì vicino e poi ci avviamo verso il museo. Il breve tragitto da Piazza Unità al Palazzo Revoltella ci dà la possibilità di ammirare una porzione della città vecchia: il via vai di auto, i turisti, gente seduta ai bar e gelaterie e tante barche del vicino porto. Tra queste, una bellissima barca a vela con le vele ammainate.

Una volta entrati nel palazzo che ospita la mostra, apprendiamo di alcune difficoltà che avremmo dovuto affrontare per superare i dislivelli interni, tanto che uno di noi si vedrà costretto a rinunciare alla vista in quanto il montascale, un vecchio modello, ha una portata massima per il peso insufficiente e non è in grado di sollevare la sua carrozzina. La tecnologia verrà in auto perché grazie agli auricolari distribuiti ai visitatori e il video in diretta fatto con un cellulare, anche il nostro compagno potrà comunque seguire la spiegazione e il racconto della guida.

Le opere sono patrimonio della Collezione Peindre en Normandie, affiancate da opere dal Musée Marmottan Monet di Parigi, dal Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di Honfleur e da diverse collezioni private. La mostra è suddivisa in cinque sezioni: “La Fattoria Saint-Siméon”, “In riva al mare: svago e villeggiatura”, “In riva al mare: il lavoro, “Terra normanna”, “Lungo la Senna”.

È un viaggio fatto di paesaggi, colori, personaggi, ma anche sensazioni e emozioni di come era vista e vissuta la Normandia da grandi artisti come Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Gustave Courbet, Eugène Delacroix, Jean - Baptiste Camille Corot, Charles Daubigny, Théodore Géricault e Eugène Boudin.

Opere espressive che possiamo non solo ammirare, ma, grazie alla guida, anche apprezzare in tutti gli aspetti: la tecnica, i colori, la luce, lo stato d’animo dell’artista.

Particolari anche minimi che sarebbero ai più sfuggiti, diventano importanti ed essenziali, sottolineati dalla brava guida. 

E così nelle sale, a volte troppo piccole, possiamo fermarci ad ammirare la spiaggia di Trouville, il porto di Fécamp, l’estuario della Senna. La Normandia vista ora come un luogo desolato ora come piena di vita. Opere a volte cupe, altre solari. Un mare calmo e limpido oppure in tempesta.  

La Normandia come luogo di sperimentazione artistica e laboratorio per tanti artisti, dove nasce e si sviluppa l’arte en plain air, cioè il dipingere all’aria aperta dove l’artista ha modo di cogliere la realtà, la luce e le varie sfumature. L’impressionismo legato ad un luogo, la Normandia, dove l’artista attraverso la Natura ha modo di esprimere stati d’animo diversi. Nelle stanze ci sono anche video e pannelli che ricostruiscono la vita di tutti i pittori presenti in una mostra che ha anche il grande merito di affiancare ad artisti passati alla storia e famosissimi, altri meno noti, come Noël o Lepic, ma altrettanto bravi, talentuosi e dalla notevole tecnica. 

La visita si conclude nella stanza multimediale dove le opere prendono forma, i personaggi si muovono e da al visitatore la fantastica impressione e sensazione di farne parte. Il mare che scorre sotto la carrozzina è un’emozione incredibile. 

Usciti dal Palazzo Revoltella prendiamo posto nel vicino ristorante per il pranzo. Poi il ritorno a casa, sulla sinistra il mare di Trieste, ma davanti agli occhi ancora quello della Normandia! 


Nelle immagini alcuni momenti della visita alla mostra