Due collaboratori di WheelDM hanno partecipato come educatori ai centri estivi delle zone in cui vivono: una opportunità di crescita e partecipazione alla vita della comunità

Cinque settimane di impegno ed emozioni

A luglio ho vissuto una nuova esperienza, ho partecipato come animatore all’Estate ragazzi Vajont, il centro estivo organizzato dalla amministrazione comunale con la Pro loco Vajont: cinque settimane ricche di giochi, sorrisi, laboratori, gite, natura e sport. E per me tante nuove emozioni!  

Prima di iniziare abbiamo fatto diversi incontri, non solo per preparare la struttura, ma anche per imparare alcune regole e come interagire con i bambini. La cosa che mi ha colpito di più è stata la raccomandazione principale di prestare attenzione a tutti i bambini, nel corso di ogni singola attività, perché ognuno ha i propri interessi, le proprie capacità e soprattutto ha i propri tempi, e nessuno può e deve essere lasciato da solo. Mi ha colpito molto anche il livello di organizzazione che c’è dietro: schemi, computer, tantissime telefonate e appunti e cartelline che riempivano intere scrivanie! 

Gli animatori sono stati tutti coinvolti, in modi adeguati a ognuno, nell’interazione con i bambini e nella gestione delle attività dall’ingresso all’uscita del centro estivo. Hanno organizzato attività guidate e proposte dalla responsabile, hanno accompagnato i bambini nel gioco e nelle attività e dato loro supporto. A noi animatori è stato dato un margine di autonomia, dedicato a sviluppare interessi e capacità, per proporre attività ai gruppi di bambini: dalla decisione di predisporre un particolare laboratorio ludico/artistico, all’organizzare un gioco o un tema di lavoro. A me questa responsabilità ha dato forza per applicarmi al meglio. Quando arrivavo al centro estivo i bambini mi accerchiavano per conoscermi meglio e mi facevano molte domande. Stare con i bambini e dare forma alle loro idee in un disegno reale mi è piaciuto molto. Le mattine mi svegliavo sempre di ottimo umore, pieno di energia ed entusiasta di partecipare all’Estate ragazzi e di aiutare nell’organizzazione, condividendo la giornata con bambini e “colleghi” animatori!  

Durante gli incontri di grafica non ho solo realizzato i loghi dei diversi gruppi in cui erano divisi i bambini, ma ho anche spiegato come si usano alcuni programmi, svelando i segreti che avevo imparato e cercando di rispondere a tutte le domande. E quando un bambino mi ha detto di voler diventare grafico dopo avermi visto... beh questo mi ha reso molto soddisfatto del mio contributo al progetto! 

I bambini in questi incontri mi sono sembrati attenti e coinvolti (a parte alcuni ribelli!) e io mi sentivo molto emozionato a parlare mentre tutti loro mi ascoltavano in silenzio e mi scrutavano in ogni dettaglio. 

Ho elaborato una prima bozza di disegno conoscendo gli originali nomi scelti per i gruppi: Tartasauri, Bananapi, Leodraghi e Pingupuffi.  

I bambini mi dicevano cosa volevano, cosa avevano immaginato per il loro “stemma di gruppo”. Per me è stato bellissimo concretizzare le loro idee e vedere tutto lo stupore e i sorrisi (e sì, anche tutte le urla!) man mano che il disegno si completava. Quando la responsabile Antonietta ha proposto di far disegnare i loghi che avevo realizzato sulle magliette dei bambini, mi ha commosso vederli in fila con entusiasmo. Mi sono commosso, cercando di non farlo vedere, anche quando mi hanno donato la maglietta ufficiale degli animatori 2023, che poi, l’ultimo giorno di Estate Ragazzi Vajont, è stata firmata da tutti, bambini e animatori: i bambini che mi inseguivano con gli indelebili per farmi la loro dedica non li dimenticherò mai. 


Elia con la maglietta degli educatori

Uno dei momenti più divertenti della giornata era arbitrare le partite o i giochi dei vari sport.  

Le sfide di dodgeball, (che ai miei tempi si chiamava “palla avvelenata”, ma oggi fa “più figo” cosi!), erano le più combattute. Ogni volta sembrava la finale di un mondiale con qualche piccolo e grande litigio che portava anche all’espulsione. Per riportare la pace mi dovevo ingegnare ogni volta, spiegando loro che in un gioco ci si deve divertire e stare bene con gli altri, non conta solo la vittoria. 

Ci sono stati anche tornei di calcio, basket, volley, twister e ping pong! I tavoli da ping pong erano nel corridoio centrale e durante le ricreazioni i bambini si radunavano per giocare. 

È stato bello vederli scoprire e appassionarsi a questo sport, che non sempre è conosciuto. 

Il peggior momento per i bambini (ma un altro dei miei momenti preferiti!) erano sicuramente le lezioni di inglese. 

C'erano giochi, musica, disegni e canzoni, ma per loro era sempre una fatica! Seguivo inglese soprattutto con il gruppo dei “grandi” delle medie, i pingupuffi, e, mentre le animatrici Houda e Genny cercavano di insegnargli qualcosa, mi ritrovavo a dover suggerire anche le parole più facili e a ridere sotto i baffi!  


Work in progress...

Mi sono piaciute molto anche tutte le giornate all’aperto che venivano organizzate presso la “zona Pineta” di Vajont, vicina allo stadio e alla pista di atletica.  

Abbiamo fatto letture animate, dimostrazioni cinofile con l’unità di primo soccorso della CRI e orienteering (senza perdere nessun bambino!). 

Grazie alla responsabile Antonietta e tutti i miei “colleghi” animatori per avermi supportato e sopportato: Francesca, Altea, Alice, Houda, Sara, Danilo, Silvia, Gaia & Gaia, Kimi, Michela, Greta, Linda, Elettra, Anisa, Giulia, Genny, Siria, Michele, Serena, Rebecca, Lisa, Cristian, Ambra.  

Grazie all’amministrazione comunale e alla Pro loco per avermi coinvolto come animatore e per aver avuto l’opportunità di crescere in questa nuova esperienza, ricca di scoperte ed emozioni, e di dimostrare qualcosa di importante a me stesso e agli altri. 

Elia Filippin

VAJONT - IL PROGETTO

Un servizio inclusivo e formativo

“L’Estate Ragazzi Vajont - spiega il sindaco di Vajont, Virgilio Barzan - voleva tornare ad essere prima di tutto un servizio per i genitori, in termini di orari e di offerta, e un servizio per bambini e ragazzi, in termini di attività e progettualità. Amministrazione e Pro loco hanno operato per cercare di conciliare al meglio le due cose, mettendo il divertimento, l’emozione e la felicità dei bambini sempre al primo posto. Unitamente a sicurezza, serietà, impegno e passione”. 

“Come amministrazione - continua il sindaco - abbiamo lavorato per rendere fulcro di questo nostro progetto il principio di inclusione: accogliamo bambini con i rispettivi educatori, mentre i ragazzi con disabilità vengono attivamente coinvolti e resi partecipi come veri e propri animatori, con attività dedicate nell’ambito di competenza o di interesse di ciascuno. Il tutto con adeguato sostegno, supporto e supervisione. Riteniamo sia una doverosa apertura, che arricchisce tutte le parti: agli animatori è permessa un’esperienza di aggregazione e nel contempo di indipendenza, in una cornice ludica e controllata,  i bambini hanno modo di interagire e confrontarsi, gli altri ragazzi hanno modo di crescere e formare una propria sfera emotiva”

“L’Estate Ragazzi Vajont - aggiunge il presidente della Pro loco, Antonino Stassi - è un’esperienza ludica e formativa, di socializzazione, contatto, inclusione, valorizzazione e coscienza della propria unicità, coesione, scoperte, avvicinamento al mondo del volontariato, confronto, gioco, fantasia, condivisione e crescita, in cui i bambini sono lasciati liberi di essere bambini e sono i protagonisti assoluti, come deve essere, con la possibilità di confrontarsi con gli altri e con se stessi, sotto tanti aspetti. Il loro stupore, la gioia, le paure superate, il puro divertimento senza schermi tecnologici  e tutti i “vorrei che l’estate ragazzi durasse tutta l’estate!” ripagano ogni fatica organizzativa”.


Il logo del Gruppo Bananapi

Ogni giorno sono state proposte attività diverse e sono state coinvolte tantissime associazioni sportive interterritoriali che hanno contribuito alla riuscita del progetto. “Al fine di valorizzare e promuovere il senso di coinvolgimento di una comunità estesa e non circoscritta al singolo territorio - conclude Stassi - e per dare ai bambini la possibilità di provare sport e discipline diverse e spesso non valorizzate, abbiamo infatti affiancato a calcio, basket e volley, interventi di letture animate, arrampicata indoor, judo, nuoto, canoa, atletica leggera, tiro con l’arco, tennis, mountain-bike, hockey su pista e tanto altro. La programmazione è stata estesa con attività differenziate per età e nel rispetto degli interessi e dell’essere del singolo bambino”.  

 

La mia esperienza da animatore

Da quando ero alla scuola primaria ho partecipato con gioia al centro estivo di Bertiolo e ho sempre trascorso le quattro settimane previste divertendomi con le attività proposte e concludendo con la sempre attesa fase finale, il tutto grazie alla coinvolgente presenza degli animatori. 

Arrivato alla terza media ho deciso di cogliere la possibilità di passare dall'altra parte e mettermi in gioco anch'io come animatore, consapevole che non sarebbe stato facile tenere a bada i più piccoli, ma spronato dalla certezza che, una volta a settimana, durante la riunione con il coordinatore, per ricaricare adeguatamente le energie avrei mangiato la pizza con i miei compagni d'avventura!  

Ho scoperto di essere molto paziente e responsabile con i bimbi e sono stato premiato come “animatore più gentile” e come “mister giochi da tavolo”. Inoltre preparare i balletti, la scenografia e organizzare la festa finale con il mio gruppo mi ha dato grande soddisfazione e ballare sul palco mi ha aiutato a vincere un po' la mia timidezza. Mi sono davvero divertito!  

Per gli amministratori il centro estivo è l'impegno più importante ed elaborato, ma ci incontriamo tutti i mercoledì in sede e passiamo un paio d'ore insieme, conoscendoci meglio attraverso vari giochi, discutendo di argomenti attuali ed organizzando le altre attività da svolgere sul territorio in occasione di sagre, feste ed eventi ai quali le associazioni del comune ci chiedono di partecipare, aiutando con l'animazione per i bambini e le famiglie, preparando piccoli laboratori o facendo da supporto per esempio alle iscrizioni e alla consegna delle bevande. 


Riccardo in attività

A me piace tanto andare a portare il nostro lavoretto di Natale con gli auguri a tutti i nonni del paese e poi se vi capita di passare da queste parti e vedere un paio di panchine rosse, sappiate che le abbiamo levigate e pitturate noi con alcune frasi contro la violenza sulle donne. 

A dire il vero a volte il mercoledì sera alle venti, soprattutto con il freddo, mi pesa parecchio uscire da casa, ma poi mi diverto e torno a casa con il sorriso. Sono molto orgoglioso di essere un animatore!  

Riccardo Tiburzio

BERTIOLO - IL PROGETTO

Ragazzi si cresca

Riccardo ha partecipato al centro estivo del comune di Bertiolo dal 19 giugno al 15 luglio.  

Il centro estivo è organizzato all’interno della programmazione dei Servizi sociali dei comuni del Medio Friuli ed è gestito dall’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Daniele Moro” di Codroipo.  

Nel dettaglio il centro estivo del comune di Bertiolo si è svolto con opzione part-time o fulltime a scelta delle famiglie, con un’offerta che copriva l’intero arco della giornata: part-time dalle 8.30 alle 12.30, con possibilità di usufruire della pre accoglienza dalle ore 7.45 e della post uscita fino alle ore 13.00; full-time dalle 8.30 alle 16.30 con possibilità di usufruire della pre accoglienza dalle 7.45 e della post uscita fino alle 17.00. Per l’orario full-time veniva garantito anche il servizio mensa. All’interno del centro estivo Riccardo svolge l’attività di animatore volontario, che consiste nell’organizzazione e conduzione di attività, giochi e laboratori per gli utenti del servizio. L’attività di animatore volontario è svolta da ragazzi e ragazze dai 13 ai 18 anni che appartengono al progetto di aggregazione giovanile “Ragazzi Si Cresca”, progetto che a Bertiolo conta una quarantina di ragazzi e ragazze che si riuniscono, insieme all’educatore di riferimento, presso la sede di via Trieste, ogni mercoledì sera dalle 20.00 alle 22.00. Questo progetto, sempre gestito dal Servizio Sociale dei comuni del Medio Friuli con personale educativo del “Consorzio Vives”, ha tra gli obiettivi quello di accrescere nei ragazzi e nelle ragazze il senso di cittadinanza attiva e partecipe all’interno delle comunità locali e di favorire la libera aggregazione in contesti protetti. In particolare all’interno della programmazione del progetto vi sono molteplici attività di formazione e sensibilizzazione oltre a numerose collaborazioni con le realtà locali che preparano e formano i giovani volontari per essere pronti ad affrontare l’esperienza estiva oltre che accompagnarli nel processo di crescita. 

Rudi Bettin