È un'opera di dimensioni importanti (3,14 x 2,03 metri) e racchiude in sé molteplici significati. nel quadro si rappresenta la nascita della Primavera, l’amore che nasce a primavera e al contempo la grandezza dei signori di Firenze, i Medici, che ne sono committenti in occasione di un matrimonio.
La scena si svolge di fronte a un boschetto di aranci e mirto, simboli del matrimonio e dei Medici. Ci troviamo nel giardino mitologico dove le ninfe conservano i pomi d’oro dell’immortalità. Nel dipinto si vedono i fiori di zagara e gli aranci, contemporaneamente, cosa non possibile in natura perché appartengono a periodi diversi di vita della pianta.
I Personaggi
I nove personaggi sono sopra un prato fiorito. Il primo personaggio che troviamo è in alto e in volo con le sue ali, nei toni di azzurro, con le guance gonfie intento a soffiare, è Zefiro, il vento mite che anticipa la primavera. Egli vuole conquistare Clori, una ninfa, la donna sotto di lui. Si guardano e dalla sua espressione traspare che è molto spaventata. Ha un abito di un tessuto impalpabile e i capelli mossi, che indicano che cerca di fuggire. Ma Zefiro la cinge e con il suo soffio la feconda e lei comincia a trasformarsi. Dalla sua bocca esce un ramo fiorito, pervinche azzurre simbolo di legame, un fiore di fragola passione carnale, due rose, forse anemoni e i fiordalisi. Ben presto si trasforma in Flora, la Primavera, in tutta la sua bellezza. Protettrice dei lavori agricoli della fertilità femminile, ha due corone di fiori, una in testa e una che le incornicia la scollatura dell’abito, leggero e riccamente decorato di specie botaniche. Mentre si muove, sparge le roselline rosa che ha in grembo.
Il personaggio centrale è Venere, dea dell’amore, che eleva l’amore fisico tra Clori e Zefiro. Sopra troviamo Cupido, colui che fa sbocciare l’amore fra umani, che scocca una freccia a occhi bendati nella direzione di tre fanciulle. Le tre Grazie, tre fanciulle vestite di abiti velati, che danzano tenendosi per mano, sembrano estraniarsi dalla scena. Due hanno un pendente d’oro finemente lavorato. Rappresentano le liberalità: l'amore, la castità e la fertilità. A sinistra c’è Mercurio con i sandali alati, che con il caduceo, il suo bastone alato con due serpenti attorcigliati, allontana un gruppo di nubi per proteggere il giardino.
Dettagli e Curiosità
Botticelli rappresenta solo piante e fiori che fioriscono in marzo e aprile, le specie botaniche presenti nell’opera sono presenti nel territorio fiorentino, alcune corrispondono a piante vere, altre, ad alcuni elementi o stilizzazioni.
Quest'opera rappresenta i personaggi in maniera gentile. Tutti in lieve movimento. Le vesti sembrano svolazzare a una folata tiepida e gli sguardi, seppur intensi, sono dolci. L'amore trionfa, e rinasce la natura. Le sue dimensioni sono tali da lasciare stupiti quando lo si guarda, tanto sono belli i personaggi immersi in questa parentesi naturale, descritta da piante e fiori minuziosamente rappresentati. Il quadro è conservato a Firenze alla galleria degli Uffizi.