In trasferta a Verona per un appuntamento arrivato con due anni di ritardo: il concerto di Zucchero!


L.Ferri direttore della compagnia teatrale

Il concerto di Zucchero si è fatto attendere, avevo prenotato due anni fa, ma purtroppo il covid è arrivato tra noi portandoci via diversi eventi pubblici. Mi ricordo che fin da piccolo amavo ascoltare Zucchero, le sue canzoni mi trasmettevano allegria, tranquillità e un senso di pace. Grazie al mio amico Matteo, che mi ha chiesto di andare al concerto insieme, mi è tornata la voglia di riascoltare la musica del Fornaciari.

Ricordo che due anni fa mi ero prodigato a prenotare il biglietto per il concerto all’Arena di Verona ed ero riuscito a fare tutto comodamente online. Dopo due anni di rinvii, finalmente, è arrivata la data definitiva: il 6 maggio 2022.

Nel primo pomeriggio del fatidico giorno, io e Matteo, con i rispettivi accompagnatori, ci siamo messi in strada con destinazione Verona e siamo arrivati verso le 17.30.

Il primo passaggio, che abbiamo completato con calma, è stato quello di recarci alla biglietteria dell’Arena indicata nell’email per pagare e ritirare i biglietti prenotati.

Dopodiché abbiamo fatto un giretto per il bellissimo centro di Verona dove abbiamo notato molte persone che, come noi, erano in attesa delle 21, orario di inizio concerto.

Dopo esserci goduti la passeggiata tra le vie pedonali del bellissimo centro storico, abbiamo trovato una pizzeria accessibile in carrozzina elettronica e ci siamo sfamati in velocità per poi dirigerci nuovamente verso l’anfiteatro, assoluto protagonista del centro.

All’interno dell’Arena l’ambiente era fantastico, i posti per i disabili erano comodi e soprattutto avevo apprezzato la possibilità di essere insieme alla gente deambulante, diversamente da quanto accaduto nella maggior parte dei concerti a cui ho assistito, nei quali la tribuna per la disabilità è staccata e non si può vivere il concerto a pieno con gli altri fans. Il palcoscenico era molto bello, con un maxischermo a forma di sole e due schermi più piccoli laterali al palco.

L’atmosfera era a dir poco affascinante, sembrava di essere in un teatro a cielo aperto. L’attesa dell’inizio è stata elettrizzante, con il colpo d’occhio dell’Arena piena di spettatori, dodicimila cuori tutti in attesa del concerto.

All’improvviso ho sentito risuonare le note di “Spirito nel buio” e subito dopo ho visto Zucchero fare la sua apparizione, portando immediatamente un’allegria pazzesca.

L’artista ha proseguito con qualche canzone del nuovo album, che a dir la verità non conoscevo molto bene, e poi è passato alla magia delle canzoni più famose come “Diamante”, “X colpa di chi?”, “Il volo”, “Vedo nero”, “Baila morena”, “Il mare impetuoso al tramonto salì sulla Luna e dietro la tendina di stelle” e molte altre.

Per me sono state due ore appaganti, divertenti e più comode rispetto agli stadi, un concerto all’Arena lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati di musica perché sono stato bene, l’ambiente monumentale e l’acustica è meravigliosa. Finito il concerto abbiamo preso subito la via del ritorno destinazione Montereale Valcellina, stanchi ma allo stesso tempo felicissimi.