Viaggio tra i più importanti gruppi e solisti italiani e stranieri


Bob Marely a Dalymount Park nel 1980, foto di Eddie Mallin, Wikimedia Commons

Robert Nesta Marley, in arte Bob Marley, nasce in Giamaica (nel villaggio di Nine Mile) il 6 febbraio 1945. Cantautore, chitarrista e attivista giamaicano, ha contribuito a diffondere in tutto il mondo lo stile di vita identificato con la musica reggae. 

Con i suoi “Wailers”, band nata nel 1964, suonò ovunque in giro per il mondo e fece della sua musica una lotta contro l'oppressione politica e razziale e un invito all'unificazione dei popoli di colore per raggiungere la libertà e l'uguaglianza. 

Ben presto divenne così un leader politico, spirituale e religioso, e nel 1978 gli fu conferita, a nome di 500 milioni di africani, la medaglia della pace delle Nazioni Unite. Bob Marley nel 1976 si trasferì dalla Giamaica in Inghilterra, dove registrò gli album” Exodus” e “Kaya” e dove venne arrestato per possesso di piccole quantità di cannabis. Morì l'11 maggio 1981, all'età di 36 anni, a causa di un melanoma al piede destro progredito fino al cervello. I suoi album sono stati oggetto di diverse ristampe e nel 1984 la compilation Legend è rimasta per tre mesi in testa alle classifiche inglesi. 

Nel 1994 Marley è stato inserito nella Rock and roll hall of fame e nel 2008 la rivista Rolling Stone lo ha messo al 19° posto nella lista dei migliori cantanti di sempre.  


Bob Marley & The Wailing Wailers a Zutigo nel 1980, Wikimedia Commons

Curiosità

Nel 1980 partecipò alla celebrazione dell'indipendenza dello Zimbabwe. Nel 1976 subì un attentato nel suo studio di registrazione, assieme alla sua band. 

Spararono alla moglie del cantante, al manager e al loro dipendente, mentre Marley se la cavò con piccole ferite ad un braccio e al petto.  

Era un grande appassionato di calcio ed era un grandissimo fan di Osvaldo Ardiles. A Londra non si perdeva neanche una partita del Tottenham. 

Nel 1975 Marley si esibì in un locale di New York e dopo il concerto ebbe un inaspettata visita in camerino: c'era Bruce Springsteen (a cui apriva spesso i concerti), che di quel giorno raccontò di non aver capito niente di quello che Marley gli disse e che nel camerino c'era una fitta nebbia di marijuana.  

Bob era rastafariano, si tratta di un culto religioso giamaicano che non considera la marijuana una sostanza illegale, bensì un modo per accrescere spiritualità e consapevolezza. 

La mia classifica personale delle migliori canzoni di Bob Marley

  1. No woman no cry
  2. Lion sion
  3. Could you be loved
  4. Redention song
  5. One love
  6. Jamming
  7. Bufalo soldier