Dieci anni di cinema, storie ed emozioni!

Molti sanno della mia passione per il cinema e così quando un gruppo di amici e soci UILDM della sezione di Udine cominciarono a ipotizzare la rea- lizzazione di un giornalino e su quelle che potevano essere le rubriche, c’è chi disse “Tu, Diego, non po- tresti scrivere di cinema”? La recensione di un film che hai visto”? 

Lì per li, ma non lo dissi, l’idea mi piaceva. Ave- vo già avuto l’esperienza del precedente giornalino “Rotoliamo” ma lì mi limitavo (e divertivo) a rita- gliare, incollare e inserire con i trasferibili (non era- no ancora diffusi i programmi di grafica ed impagi- nazione) i titoli. 

Qui, invece, dovevo scrivere, non potevo limitar- mi al “sì, bello” o al “carino, va visto” ma dovevo raccontare il film, la storia e motivare i miei giudizi. E la cosa mi spaventava. 

Fu così che mi limitai al mio classico “Potrei provare, vediamo…” che è il mio mettere le mani avanti. 

Alla fine mi buttai sull’avventura e fu per quattro motivi. 

Il primo si chiama Daniele Flaugnatti. Un amico che non c’è più ma che allora mi aiutava in un pro- getto che avevo in mente: quello di un blog sul qua- le scrivere di cinema e di tv. Mi stava aiutando con di Diego Badolo l’impaginazione, la struttura e grafica e mi avrebbe poi affiancato nei contenuti. Io cinema, lui serie e programmi tv. Fu lui a spronarmi per la rubrica per- ché prendeva in qualche modo forma l’idea del blog che poi avrebbero potuto andare avanti parallela- mente.

Il secondo motivo era che avrei, per una scelta mia personale, evitato di scrivere sui grandi film di successo ma mi sarei concentrato su quei film ai molti sconosciuti. Film passati inosservati, a volte neanche distribuiti. Parlare, scrivere, di pellicole che secondo me avrebbero meritato maggiore attenzione e successo mi stimolava. 

Terzo motivo, scoprire che rivedere un film per scrivere una recensione, riflettere su cosa e come scrivere mi portava a conoscere ed apprezzare anco- ra più il film. Notare particolari, sfumature, riferi- menti sfuggiti ad una prima visione. 

Quarto motivo che non sarebbero mai state, an- che perché non ne ho le competenze, recensioni tec- niche. Non mi sarei mai soffermato sulla regia, in- congruenze della sceneggiatura o sulla fotografia ma solo sulla storia raccontata. Sulle trame, sui perso- naggi, aspetti storici o riferimenti all’attualità. 

Recensioni “emozionali” e non tecniche. 

Sono passati dieci anni, le recensioni sono ormai una trentina. 

Il blog non è mai nato ma continua, con questa rubrica, il viaggio non tra i film, ma tra le tante sto- rie ed emozioni che il cinema sa generare.